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martedì 27 agosto 2013

Allarme salute: Trovate sostanze cancerogene anche nelle e-cig

Premesso che la cosa migliore da fare, per un fumatore, sarebbe quella di non esserlo più, bisogna pur dire che, anche grazie all'introduzione sul mercato delle cosiddette e-cig, sempre più fumatori hanno, quantomeno, iniziato a prendere in considerazione l'idea di smettere con il fumo.

Ma, a quanto pare, anche le sigarette elettroniche conterrebbero sostanze cancerogene.
A lanciare l'allarme è stata la rivista d'oltralpe "60 Millions de Consummateurs", a seguito di uno studio scientifico, pubblicato dall'Istituto nazionale del Consumo (Inc).

Come spiega il caporedattore, Thomas Laurenceau, i risultati delle analisi condotte da esperti della rivista francese, avrebbero evidenziato molecole cancerogene in quantità significative, mai riscontrate finora, nel vapore delle e-cig.

Gli stessi ricercatori avrebbero, inoltre, constatato che in 3 casi su 10, il tasso di formaldeide contenuto sia nei prodotti “con”, che in quelli “senza” nicotina, risulterebbe quantomeno pari a quello delle sigarette tradizionali.

L'analisi avrebbe rilevato, senz'ombra di dubbio, che l'acroleina (molecola particolarmente tossica) verrebbe emessa in quantità importante, nonché in percentuali a volte addirittura superiori a quelle misurate nel fumo di alcune sigarette.

Presenti, infine, nella sigaretta elettronica anche l'acetaldeide (sostanza classificata come potenzialmente cancerogena), nonché, in alcuni dei modelli esaminati, anche tracce di metalli, come cromo, nichel e antimonio.

Dalle verifiche effettuate, sono inoltre emerse discrepanze tra quanto riportato dalle etichette, ed effettiva composizione delle e-cig, in particolare per quanto riguarda la presenza e le quantità di nicotina e glicole propilenico.

Visti i risultati, alle associazioni dei consumatori non è rimasto altro da fare che avvertire le competenti autorità sanitarie, invitandole ad una maggior sorveglianza sull'evolversi del nascente e redditizio mercato delle sigarette elettroniche.

A tale proposito, nelle scorse settimane il Parlamento francese aveva già votato un emendamento per vietare l'uso delle e-cig ai minori di 18 anni, mentre il Ministro della Salute, Marisol Touraine, dopo aver deciso di vietarne l'uso nei luoghi pubblici, sta predisponendo una circolare che ne vieti anche la pubblicità, come già per le sigarette tradizionali.

Dopo parecchi annunci e relative smentite -autentico tratto distintivo dei politici che governano il nostro Paese- in Italia vige, al momento, il solo divieto di vendita di e-cig con presenza di nicotina ai minori di 18 anni: perché non vietare, anche da noi, la pubblicità di questi prodotti?