Traendo ispirazione dalla crescita della vegetazione e dalle piante di bambù asiatiche, lo studio di architettura Chartier-Corbasson ha recentemente proposto un progetto concettuale per la realizzazione, a Londra, di un grattacielo fatto con i rifiuti prodotti dai suoi stessi occupanti: per la costruzione dell'edificio, che avrà la forma di una piramide verticale, è altresì previsto il riciclo di enormi quantità di carta e vetro, anch'essi provenienti dai rifiuti metropolitani.
A tale proposito, si stima che il materiale riciclato necessario per la realizzazione della facciata del grattacielo, potrebbe essere prodotto nel giro di un anno: come tutti i grattacieli, anche questo progetto richiederà impalcature, ma in questo caso i ponteggi costituiranno parte integrante dell'estetica, visto che i tubi saliranno assieme alla costruzione, come una specie di scheletro su cui poter innestare, nel tempo, futuri componenti.
Inoltre, i tubi che saranno utilizzati per il ponteggio saranno vuoti all'interno, per ridurre al minimo il carico del vento e saranno di un unico formato, in modo che gli operai edili non debbano perdere tempo per il loro taglio in varie dimensioni: lo scheletro metallico in esterno verrà altresì utilizzato per ospitare i generatori che alimenteranno parte dell'edificio.
Questo rivoluzionario grattacielo sarà, infine, dotato di impianti di riciclaggio alla sua sommità, allo scopo di produrre, fin già nei pressi del cantiere, materiale di scarto riutilizzabile: aree di raccolta e smistamento di materiale riciclato saranno ad ogni modo presenti ai piani inferiori e saranno, presumibilmente, collegate agli impianti di riciclaggio tramite montacarichi.
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