lunedì 22 luglio 2013

SALUTE | BOTULINO: ECCO IL KILLER INVISIBILE DEL PESTO SOTT'OLIO

Il botulismo è una patologia causata da un'intossicazione alimentare, dovuta all'ingestione di sostanze nelle quali è presente la tossina del Clostridium botulinum.
Questo batterio, diffuso nel terreno, è del tutto innocuo finché si trova a contatto con l'ossigeno.
A trasformarlo in un'autentica minaccia per la vita umana, come nel caso di Genova in cui sono state ricoverate venti persone che avevano consumato del pesto in vasetti, sono -spesso- le cattive condizioni di conservazione degli alimenti.

Fortunatamente, però, ciò non avviene in ogni circostanza: la tossina viene infatti prodotta solo in mancanza di ossigeno, e quando le temperature superano i cinque-dieci gradi, mentre non si forma in ambienti molto acidi (salsa di pomodoro o aceto).
Onde evitare ogni tipo di rischio, poiché il vero nemico del botulino è rappresentato dal calore, basterebbe cuocere i cibi da conservare a 105° per due ore, oppure metterli nella pentola a pressione per dieci minuti.
In caso di cottura breve, e se i cibi sono successivamente conservati sott'olio, si corre il rischio che qualche spora possa sfuggire.

D'altra parte, non esiste alcun modo certo per riconoscere i cibi contaminati dal botulino, essendo questo batterio incolore e inodore.
Si pensi, al riguardo, che il botulismo può esprimersi in forma lieve, oppure fulminante e può portare alla morte nel giro di ventiquattro ore.
In generale, più i sintomi compaiono precocemente, più l'intossicazione è grave.
Per primi compaiono sintomi legati a disturbi della vista, con una progressiva difficoltà nel parlare, una secchezza della bocca e della faringe.

Il più delle volte si riscontrano i sintomi tipici dell'avvelenamento, con nausea e vomito e, in alcuni casi, vertigini, astenia e capogiri.
La conseguenza più grave è la paralisi dei muscoli respiratori,che può portare alla morte, se non si provvede subito alla respirazione artificiale.
Bisogna pur dire che, se con il ceppo batterico A (presente negli Stati Uniti) si ha una mortalità nel 60-70% dei casi di botulismo, qui da noi in Europa, dove è presente il tipo E, si ha una mortalità minore, del 10-30%.

In ogni caso, ciò che riveste un ruolo fondamentale nei casi di botulismo è, senz'ombra di dubbio, una diagnosi precoce, con somministrazione immediata di antitossine polivalenti: quando la persona intossicata ha superato la fase della paralisi, è lecito aspettarsi la sua completa guarigione.
Attenzione, dunque, al consumo di alimenti conservati sott'olio, soprattutto nel caso siano stati confezionati in casa, con metodi “artigianali”.

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