Il botulismo è una
patologia causata da un'intossicazione alimentare, dovuta
all'ingestione di sostanze nelle quali è presente la tossina del
Clostridium botulinum.
Questo batterio, diffuso
nel terreno, è del tutto innocuo finché si trova a contatto con
l'ossigeno.
A trasformarlo in
un'autentica minaccia per la vita umana, come nel caso di Genova in
cui sono state ricoverate venti persone che avevano consumato del
pesto in vasetti, sono -spesso- le cattive condizioni di
conservazione degli alimenti.
Fortunatamente, però,
ciò non avviene in ogni circostanza: la tossina viene infatti
prodotta solo in mancanza di ossigeno, e quando le temperature
superano i cinque-dieci gradi, mentre non si forma in ambienti molto
acidi (salsa di pomodoro o aceto).
Onde evitare ogni tipo di
rischio, poiché il vero nemico del botulino è rappresentato dal
calore, basterebbe cuocere i cibi da conservare a 105° per due ore,
oppure metterli nella pentola a pressione per dieci minuti.
In caso di cottura breve,
e se i cibi sono successivamente conservati sott'olio, si corre il
rischio che qualche spora possa sfuggire.
D'altra parte, non esiste
alcun modo certo per riconoscere i cibi contaminati dal botulino,
essendo questo batterio incolore e inodore.
Si pensi, al riguardo,
che il botulismo può esprimersi in forma lieve, oppure fulminante e
può portare alla morte nel giro di ventiquattro ore.
In generale, più i
sintomi compaiono precocemente, più l'intossicazione è grave.
Per primi compaiono
sintomi legati a disturbi della vista, con una progressiva difficoltà
nel parlare, una secchezza della bocca e della faringe.
Il più delle volte si
riscontrano i sintomi tipici dell'avvelenamento, con nausea e vomito
e, in alcuni casi, vertigini, astenia e capogiri.
La conseguenza più grave
è la paralisi dei muscoli respiratori,che può portare alla morte,
se non si provvede subito alla respirazione artificiale.
Bisogna pur dire che, se
con il ceppo batterico A (presente negli Stati Uniti) si ha una
mortalità nel 60-70% dei casi di botulismo, qui da noi in Europa, dove è
presente il tipo E, si ha una mortalità minore, del 10-30%.
In ogni caso, ciò che
riveste un ruolo fondamentale nei casi di botulismo è, senz'ombra di
dubbio, una diagnosi precoce, con somministrazione immediata di
antitossine polivalenti: quando la persona intossicata ha superato la
fase della paralisi, è lecito aspettarsi la sua completa guarigione.
Attenzione, dunque, al
consumo di alimenti conservati sott'olio, soprattutto nel caso siano
stati confezionati in casa, con metodi “artigianali”.
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