Ho
letto da qualche parte questa (poco) divertente ma istruttiva
storiella la quale, pur nella sua ingenua rappresentazione, rende
appieno l'idea della paradossale e drammatica situazione che sta
minando profondamente non solo l'economia bensì, cosa ben più
grave, la stessa coesione sociale del nostro Paese.
Un
bimbo chiede al papà che cosa significa la parola tasse? Per tutta
risposta quest'ultimo gli sfila con lestezza la merenda dalla
manina, mangiandone una quantità pari all'82%, e lasciando in tal modo il figliolo attonito
e senza parole.
Più
tardi il padre si accorge che il piccolo, dopo aver preso un'altra
merendina, l'ha furbescamente mangiata di nascosto: allora lo chiama
a sé, spiegandogli che con il suo comportamento è diventato un
evasore e che, in quanto tale, la sua sanzione ammonterà al 200%
dell'82% della merendina nascosta, oltre agli interessi.
Ma
il bimbo, ora, di merendine non ne ha più e comincia a piangere: a
questo punto il genitore, con fare minaccioso, gli dice che se entro
tre giorni non sarà in grado di pagare la sanzione, gli manderà
Equipapà a sequestrargli tutti i giocattoli.
Da
allora il bambino non ha più mangiato merendine, gettando nella
disperazione il commerciante che le vendeva, tanto da costringerlo a
chiudere il negozio: il bimbo, senza le sue merendine è smagrito
sempre più, diventando al contempo irascibile e malfidente nei
confronti del padre, nel mentre il commerciante è ricorso al suicidio.
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