E' passato molto più di un secolo
da quando Bertha, la moglie di Karl Benz, l'ingegnere tedesco a cui
viene attribuito il merito di aver progettato la prima automobile,
prese di nascosto la sua Motorwagen e partì, portando con sè i figli, per un
viaggio di 200 chilometri: in realtà, la scappatella di Bertha
rappresentò un riuscito escamotage per pubblicizzare la straordinaria invenzione
del marito.
Quell'auto a tre ruote non superava
i 15 chilometri orari, tanto che il viaggio della signora Benz e dei
propri figli si protrasse per ben due giorni, ma la trovata funzionò,
eccome: tanto che oggi, in tutto il mondo, si stima circolino un
miliardo di automobili, la maggior parte delle quali funzionano,
purtroppo, ancora grazie a un motore a combustione interna come
quello di Benz.
Fino agli anni recenti, nei quali,
grazie all'effetto combinato delle crisi petrolifere e di una sempre
più diffusa coscienza ambientale, le maggiori case automobilistiche
hanno deciso di investire in nuove tecnologie eco-compatibili: con
la produzione di veicoli ibridi, il cui primo vero impulso risale
ormai al 1997, anno dell'uscita della capostipite Toyota Prius.
Ed è la stessa casa
automobilistica giapponese ad aver annunciato, proprio in questi
giorni, di aver pronta per il 2015 la prima auto di serie alimentata ad idrogeno, che
dovrebbe dare la spinta decisiva ad un vero e proprio cambiamento
epocale: a Nagoya la chiamano Ultimate Eco Car, ovvero l'auto
ecologica definitiva, sia perché avrà emissioni zero, sia perché la sua autonomia sarà libera da limitazioni, come avviene per le attuali auto elettriche.
La Ultimate Eco Car, infatti,
l'energia la produce a bordo, facendo combinare l'idrogeno con
l'ossigeno contenuto nell'aria, all'interno di una scatola detta stack, contenente vere e
proprie pile capaci di trasformare l'energia chimica in energia
elettrica, producendo solo acqua in forma di vapore e zero di
anidride carbonica, o di qualsiasi altro agente inquinante come
particolato, ossidi di azoto, monossido o idrocarburi incombusti.
Il tempo di rifornimento sarà di
soli tre minuti e l'autonomia iniziale promessa è di 500 chilometri,
ma la vera novità è che la Ultimate Eco Car, con i serbatoi di
idrogeno pieni, può alimentare un'abitazione per un'intera
settimana, tanto che, con l'avvento delle smart grid e del concetto
di energia bidirezionale, potrebbero schiudersi orizzonti fin qui mai
neppure immaginati.
Tutto pronto, allora? Manca solo
un elemento fondamentale, ovvero una rete di distribuzione
dell'idrogeno, la cui produzione ha bisogno di grandi quantità
d'energia: in questo senso sarà necessario un grande sforzo,
soprattutto da parte dei soggetti che producono e distribuiscono
energia, ma anche dai vari governi nazionali, per portare avanti un
progetto di mobilità ad emissioni zero, allo stesso tempo con costi
abbordabili per tutti gli automobilisti.