Il cane, ovvero il “miglior amico” dell'uomo, non finisce mai di stupirci: il nostro fedele animale domestico,
infatti, potrebbe addirittura, essere in grado di prevenire
l'insorgenza del cancro alle ovaie, grazie al suo fiuto eccezionale.
Questo, almeno, è quanto
affermano i ricercatori del dipartimento di fisica e oncologia
ginecologica dell'Università della Pennsilvanya.
Grazie alla preziosa
collaborazione del Monell Chemical Senses Center (istituto no-profit
che studia il gusto e l'olfatto) e del Pet Workin Dog Center
(struttura per l'addestramento dei cani), gli scienziati stanno
infatti per mettere a punto un dispositivo, che sarà in grado di
diagnosticare precocemente quel particolare tipo di tumore femminile,
proprio attraverso il fiuto dei cani.
L'idea ha preso vita dal fatto che
le cellule tumorali, anche nello stadio iniziale della malattia,
rilasciano un marcatore rilevabile che -come avviene con gli
asparagi- influenzano l'odore delle urine, tanto che i ricercatori
pensano di realizzare un'essenza specifica, progettando al contempo
nuovi strumenti diagnostici, più economici e meno invasivi, rispetto
a quelli utilizzati finora.
L'alto tasso di mortalità fatto
registrare dal tumore alle ovaie, infatti, deriva soprattutto dal
fatto che la malattia viene scoperta, quando ormai è in stato
avanzato: secondo le previsioni dello statunitense National Cancer
Institute, solo quest'anno in America il cancro ovarico ucciderà
14.000 donne, a fronte di 22.000 nuovi casi diagnosticati.
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